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Una delle situazioni più spiacevoli che può vivere un automobilista con motore termico è sicuramente quella di rimanere senza carburante. Una preoccupazione che quasi sempre non esiste grazie alla fitta rete di distributori presenti su strade statali e autostrade, ma che in determinate circostanze e per una serie di sfortunate coincidenze può ancora capitare.
Con la lenta ma inesorabile diffusione delle auto full electricIl full electric è un sistema che utilizza l'energia elettrica per alimentare tutti i componenti del veicolo. Questo significa che non è più necessario usare il motore a combustione interna... Leggi, già da qualche anno qualcuno si è posto il problema di creare un servizio e un sistema che possa far scongiurare questo problema anche agli automobilisti che guidano una vettura a batterie elettriche. Stiamo parlando di Reefilla, un’innovativa impresa che sfrutta il charging delivery fornendo in breve tempo – e soprattutto in qualsiasi punto ci si trovi – una carica extra per evitare di rimanere a “secco”.
Reefilla è una startup tutta italiana, nata dall’idea di tre ex ingegneri di FCA che hanno deciso di abbandonare il “posto fisso” per lanciarsi in questa avventura che sicuramente ha delle potenzialità davvero molto interessanti.
Reefilla, l’alternativa alle colonnine fisse in caso di necessità urgente
Marco Bevilacqua, 33 anni, Pietro Balda, 31, Gabriele Bergoglio, 32 durante il lockdown per il Covid del 2020 prendono una decisione che molti potrebbero considerare azzardata: lasciare il lavoro gratificante e fisso in FCA per partire con un’idea imprenditoriale innovativa e quasi unica.
Il mercato delle vetture elettriche già due anni fa era in crescita, ma con numeri relativamente bassi; i tre ingegneri hanno capito però che, anche in base alle stime, nel giro di 10 anni oltre il 30% delle vetture circolanti sarebbe stato full electric, e dunque era venuto il momento di iniziare a pensare ad un servizio che diventerà molto utile per chi si trova in strada con un’automobile elettrica, e magari non ha la possibilità nel giro di pochi chilometri di trovare una colonnina a disposizione o di rientrare nel proprio domicilio.
Per questo, nasce il progetto di Refilla che si basa su alcuni pilastri fondamentali: il primo è Fillee, un accumulatore montato su un carrello caricato su furgoni elettrici che raggiungono chi ha bisogno di energia. Una volta collegato alla vettura (ovviamente è compatibile con tutti i modelli in commercio), parte la ricarica ed in 30 minuti si ha un’energia supplementare per percorrere 120 km. Tempi di ricarica che, con il miglioramento della tecnologia, potranno ulteriormente scendere.
L’altro pilastro di Refilla è la piattaforma digitale che collega tutti gli utenti e le automobili che hanno scaricato l’app di riferimento o sono collegati in cloud, e grazie ad un’innovativa intelligenza artificiale si può calcolare e prevedere l’autonomiaL'autonomia di una batteria elettrica è la quantità di energia che essa può erogare in un determinato periodo di tempo. Si calcola dividendo la potenza massima della batteria (in watt)... Leggi precisa restante di ogni veicolo. In questo modo, la chiamata per avere una carica con Fillee non arriverà troppo tardi e l’automobilista non rimarrà mai a piedi.
Senza contare, spiegano gli ideatori, il problema del sovraffollamento delle colonnine di ricarica che nel prossimo futuro potrebbe diventare una realtà e quasi un incubo nelle zone meno fornite. Con l’aumento esponenziale dei veicoli elettrici in circolazione potrebbe infatti crearsi un problema di file per la ricarica, soprattutto se non ci sarà un incremento notevole dei punti per effettuare il rifornimento di elettricità. Ecco dunque che Refilla potrebbe rivelarsi ancora più prezioso come servizio.
Reefilla è una delle startup selezionate per entrare nel Motor Valley Accelerator di Modena, il programma di accelerazione lanciato da CDP Venture Capital, ed ha già ricevuto cifre importanti di finanziamento.