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9 milioni di persone equivalgono al numero di abitanti di una città grande e popolosa quanto New York; The Line è il progetto di un grattacielo al limite del fantascientifico, in grado di ospitare proprio questa enorme quantità persone: è possibile?
Sì, grazie al connubio tra tecnologia e ambizione, tipica dell’essere umano moderno, ormai in grado di trasformare in realtà tangibili gran parte delle visioni fino a qualche tempo fa considerate futuristiche. L’idea di The Line, il grattacielo più rivoluzionario al mondo, nasce in Arabia Saudita come parte di un progetto più esteso che intende sviluppare una smart city vicino al Mar Rosso, nella parte nord ovest della regione.
Qualche numero basterà per capire quanto è visionaria questa idea: il grattacielo ha un’altezza totale di 500 m è una larghezza di 200, con una copertura a specchio pensata per mimetizzarsi con l’ambiente circostante e catturare quanta più luce solare possibile, dal momento che l’intero complesso è alimentato al 100% da energia pulita.
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La lunghezza totale di The Line è di circa 170 km e queste epiche dimensioni permetteranno di ospitare fino a 9 milioni di persone, grazie a una disposizione interna degli spazi dove oltre ai complessi abitativi non mancheranno parchi, scuole, uffici, il tutto sviluppato in altezza secondo le logiche della cosiddetta architettura Zero Gravity.
Il progetto Neom e il grattacielo The Line
Il grattacielo The Line si colloca all’interno del più ampio Progetto Neom, incentrato sulla costruzione di una città smart dove non sono contemplate emissioni di alcun tipo. Lo scopo di questo progetto è mettere l’essere umano al primo posto rispettando l’equilibrio con la natura circostante, per questo non esisteranno le auto e neppure le strade così come le conosciamo.
L’altro scopo, oltre all’eliminazione totale delle emissioni e quindi promuovere la sostenibilità ambientale, è abbracciare uno stile di vita nuovo e più sano, dove salute e benessere sono al centro della quotidianità degli abitanti e di tutte le forme di vita intorno ad essi.
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Per mettere in atto questo nuovo paradigma urbano si ricorre all’architettura detta zero gravity (a gravità zero), di cui troviamo esempi sparsi nelle nostre città tra cui il famoso Bosco Verticale a Milano; se finora è stata usata in minima parte con The Line esplode, dando origine a una città a strati, sviluppata in tre dimensioni (altezza, lunghezza e larghezza) e collegata da un treno in grado di viaggiare da un estremo all’altro in circa venti minuti.
Neom ospiterà anche Oxagon, città sull’acqua nonché struttura galleggiante più grande al mondo, della grandezza di oltre 7 chilometri, con cui si cercherà di attuare il ripristino della barriera corallina.
Il concetto di grattacielo così come lo conosciamo non ha niente a che vedere con The Line, che è dotato di unità abitative ma ospiterà tutto ciò che rende tale una città, dalle aree verdi ai servizi, fino a creare un complesso che racchiude in sé tutte le caratteristiche della metropoli “tradizionale”. Il tutto sviluppato sfruttando altezza e larghezza e creando un ambiente interconnesso in tutte le sue parti, come si trattasse di un unico ecosistema.
The Line e la sostenibilità: dubbi e certezze
Il progetto Neom nasce come parte integrante di Vision 2030, un programma avviato dall’Arabia Saudita per conquistare l’indipendenza economica dal petrolio. Per questo progetto sono stati stanziati 500 miliardi di dollari, e il risultato – come abbiamo visto – sarà una città di 170 km ricoperta di specchi, la cui superficie totale uscirà addirittura dai confini del regno, tanto che non adotterà lo stesso sistema giuridico e si servirà di un ordinamento legislativo autonomo.
L’essere umano riveste un ruolo principale all’interno del progetto ma l’ambiente è il focus, in quanto il suo benessere serve all’uomo per migliorare le sue condizioni di vita e sostenere la trasformazione della comunità urbana così come la conosciamo in un nuovo modello, fondato su rispetto e sostenibilità.
Lo stesso sovrano dell’Arabia Saudita ha accolto l’idea della smart city Neom come una preziosa possibilità per affrontare nuove stimolanti sfide, migliorare la vivibilità urbana e provare a vivere in modo alternativo.
Per realizzare un tale colosso architettonico l’aiuto delle migliori tecnologie a disposizione è fondamentale; i lavori, affidati a team internazionali composti dai migliori architetti e ingegneri del mondo, creeranno la smart city attraverso un processo industrializzato su larga scala.
Per rendere The Line 100% sostenibile ogni fonte di energia usata al suo interno dovrà provenire da fonti rinnovabiliLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi, prima fra tutte l’energia solarePer approfondire leggi "Energia solare: come viene raccolta e vantaggi nell’utilizzo". Leggi; per questo la facciata del grattacielo è un enorme specchio riflettente, in grado di mimetizzare l’edificio con l’ambiente circostante e garantire l’accumulo e l’utilizzo dell’energia. Il modello funziona ma il rischio concreto è che a lungo andare le temperature elevate dell’Arabia Saudita potrebbero portare a un surriscaldamento della zona, dando origine inoltre a una eccessiva luminosità, dannosa sia per gli umani che per gli animali.
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Un altro nodo da sciogliere in questa faccenda è relativo alla produzione del cibo: ci sarà un sistema locale con un quantitativo limitato di risorse o si dovrà ricorrere alle importazioni dall’esterno? Si ha una visione chiara soltanto dell’agricoltura, organizzata in colture verticali e serre, ma sarà sufficiente?
Queste domande e dubbi legittimi non hanno fermato l’inaugurazione di The Line nel 2021, né la corsa alla realizzazione della smart city che si snoderà intorno ad esso; chissà che questo non sia il primo tassello per un cambiamento radicale in grado di risollevare le sorti del nostro disastrato pianeta.