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Negli ultimi 15 anni l’inquinamento atmosferico in India è aumentato, crescendo in maniera esponenziale; per quanto un eventuale e totale passaggio ai veicoli elettrici non può e non deve essere l’unica risposta, il governo indiano ha deciso di sviluppare un programma volto a incentivarlo, mettendo a disposizione un fondo di 8 miliardi con l’intento di arrivare al 2030 con un mercato di vendita composto al 100% da auto e scooter elettrici.
Lo scopo è duplice: in primis, tentare di contenere l’inquinamento atmosferico abbassando la soglia critica, e in più attirare investimenti da parte dei mercati esteri. Questa ultima intenzione sembra già dare i suoi primi frutti, dal momento che Tesla ha mostrato un certo interesse nei confronti della situazione indiana e ha avviato discussioni per potenziali partnership locali.
In questo contesto iniziano a far parlare di sé due aziende produttrici indiane, Tata Motors e Ola, entrambe impegnate nella produzione di veicoli elettrici ed entrambe orientate a un futuro, in termini di vendita e marketing, fuori dal mercato indiano.
Tata Motors e le sue auto elettriche: Noxon EV e Tigor Ev
Tata Motors è il gruppo di produttori di mezzi elettrici più grande dell’India, conosciuto anche in Europa come possessore del marchio Jaguar e Land Rover. Una divisione interna all’azienda ha istituito un comparto destinato solo alle auto elettriche, non solo in termini di produzione ma anche di vendita diretta e marketing.
La sfida di Tata è arrivare a produrre 10 modelli di auto elettriche entro il 2026, investendo al contempo anche sulle batterie attraverso il finanziamento delle fabbriche produttrici sia in India che in Europa.
Intanto, il primo modello di auto elettrica a debuttare in India è la Nexon EV, già presente sullo stesso nella versione diesel e benzina. Si presenta come un SUV compatto, che vanta 300 km di autonomiaL'autonomia di una batteria elettrica è la quantità di energia che essa può erogare in un determinato periodo di tempo. Si calcola dividendo la potenza massima della batteria (in watt)... Leggi e una batteria da 30,9 kWhIl kWh è una misura di energia elettrica. Questa unità di misura è utilizzata per quantificare la quantità di energia consumata da un apparecchio elettrico in un determinato periodo di... Leggi. Tata ha sviluppato una tecnologia di ricarica pensata apposta per i suoi modelli, in grado di garantire una carica fino all’80% in circa un’ora.
Alcuni dettagli non sono ancora noti, come ad esempio la velocità massima raggiungibile, ma un piccolo spoiler rivela che sarebbe in grado di passare da 0 a 100 in dieci secondi. La dotazione in serie della Nexon EV promette davvero bene, con una tecnologia piuttosto ricca tra sensori luci, doppia modalità di guida e connettività totale per tutte le funzioni.
Il secondo modello che Tata Motors è pronta a immettere sul mercato indiano è il Tigor EV, un crossover compatto con batteria agli ioniLe celle agli ioni di litio sono l'evoluzione delle normali batterie ricaricabili. Sono più piccole, più leggere e hanno una maggiore autonomia. Funzionano grazie a degli ioni di litio che... Leggi di litio da 26 kWh con autonomia – comunicata dalla casa e non ancora confermata – attorno ai 300 km ma idealmente dovrebbe attestarsi sui 225 km. Supporta anche la ricarica rapida CC che in 60 minuti può ricaricare la batteria all’80%.
L’obiettivo di Tata Motors è accontentare la richiesta sempre crescente di veicoli elettrici, producendo mezzi affidabili da usare anche in condizioni avverse (come ad esempio nel periodo dei monsoni, particolarmente problematico in India), idonei alle lunghe percorrenze senza dimenticare prestazioni che non hanno nulla da invidiare alle auto tradizionali.
Ola Cabs, lo scooter elettrico OLA Electric S1
Ola Cabs è una società che nasce per offrire servizi di mobilità condivisa per le aziende: una successiva divisione interna ha sancito l’avvio di un comparto di produzione completamente elettrica, che ha preso il nome di Ola Electric.
Un aspetto molto interessante di questa azienda è la Future Factory, un sito di produzione che sarà completamente al femminile: entro la fine dell’anno, Ola punta infatti a dare lavoro a circa 10mila donne, diventando così il più grande stabilimento mondiale di lavoratrici e l’unico nel settore automobilistico.
Questa decisione, oltre a sposare una causa importante che pone l’attenzione sui pari diritti lavorativi e l’uguaglianza di genere, sarebbe in grado di modificare il mercato indiano portando il PIL al 27% attraverso l’assunzione di donne, che in India sono solo a un misero 21% di occupazione totale.
Sul versante della produzione vera e propria, intanto, è sbarcato da poco sul mercato indiano lo scooter elettrico• Autonomia: assicurati di sapere quanto lontano puoi andare con una carica. • Potenza del motore: cerca di capire la potenza del motore e la velocità massima raggiungibile. • Batteria:... Leggi Ola Electric S1, atteso in Europa nel corso di quest’anno o all’inizio del prossimo, che ha già incuriosito per via del suo prezzo competitivo e il suo stile giovane e scattante che lo rende il perfetto alleato per affrontare ogni giorno i contesti urbani.
Leggi anche: Ola Electric S1, scooter elettrico super economico: scheda tecnica, prezzo e foto
Ne avevamo parlato anche in questo articolo dove elenchiamo le caratteristiche principali ma ne parleremo in maniera più approfondita a breve, quindi tieniti aggiornato seguendo il nostro blog!
Tata Motors e Ola Electric saranno in grado di segnare l’inizio del successo dell’elettrico “Made in India” sia in Europa che nel resto del mondo?
Le scommesse sono aperte, non ci resta che aspettare.