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Il risparmio energeticoIl risparmio energetico è la riduzione dei consumi di energia elettrica o termica attraverso l'utilizzo di tecnologie e di modalità di gestione dell'energia più efficienti. Il risparmio energetico rappresenta una... Leggi è diventato un tema caldo e di tendenza a causa di due fattori scatenanti: il primo, l’inquinamento e i cambiamenti climatici che ci stanno mettendo davanti all’entità dei danni riportati dalla Terra dopo decenni di sprechi e noncuranza. Il secondo, l’aumento delle bollette in seguito allo scoppio e l’evoluzione del conflitto in Ucraina.
Entrambe le motivazioni sollecitano delle riflessioni e sono tutte e due legittime se servono ad accelerare il processo di transizione greenPer approfondire leggi "Transizione ecologica: che cos’è, obiettivi e perché è importante". Leggi, estendendo le fonti di energia rinnovabili a quanti più aspetti possibili del nostro quotidiano. Ormai abbiamo la possibilità di viaggiare con mezzi elettrici, auto comprese, e anche di sfruttare le risorse rinnovabili a casa grazie ai sistemi fotovoltaici e agli impianti minieolici, destinati alle abitazioni private e dal prezzo accessibile rispetto a qualche anno fa.
Usare fonti di energia rinnovabili in contesti domestici permette di risparmiare sulla bolletta dell’elettricità e abituarci a uno stile di vita più sostenibile; in questa guida andiamo a scoprire quali tipologie di impianti fotovoltaici ed eolici si possono usare per implementare la rete elettrica di casa o sostituirla, valutando costi e benefici e vedendo quali tipologie di impianti scegliere a seconda del tipo di abitazione e dello spazio a disposizione sul tetto, in terrazza, in giardino o addirittura sul balcone. Infine, qualche pratico consiglio per ottimizzare i consumi nel quotidiano e fronteggiare la bolletta della luce con un po’ di consapevolezza in più.
Buona lettura!
1. Fotovoltaico domestico
Con il termine fotovoltaico domestico si intendono tutti quei sistemi energetici composti da celle fotovoltaiche (pannelli), destinati allo sfruttamento di energia solarePer approfondire leggi "Energia solare: come viene raccolta e vantaggi nell’utilizzo". Leggi per la produzione di elettricità in ambito privato. Se fino a qualche anno fa le fonti di energia rinnovabili erano ad appannaggio delle industrie, oggi sono diventate accessibili anche ai privati cittadini che vogliono sostituire o implementare la rete elettrica nelle proprie abitazioni. I costi meno proibitivi e le tante soluzioni salvaspazio hanno permesso la diffusione di impianti domestici, dalla potenza ridotta rispetto a quelli usati per le attività commerciali e le industrie, ma altrettanto performanti.
A un’abitazione privata, infatti, non serve un quantitativo elevato di energia ma una quantità sufficiente per soddisfare il fabbisogno di un nucleo famigliare, di un singolo o una coppia; stiamo infatti parlando di impianti con potenza compresa tra i 2 e i 6 kW.
I pannelli solari sono il fulcro degli impianti fotovoltaici, e nella maggior parte dei casi li troviamo installati sul tetto, dove c’è più spazio e la posizione permette di catturare meglio i raggi del sole. Il numero di pannelli da montare dipende dalla quantità di energia che si intende raccogliere e dal fabbisogno energetico medio del consumatore. Un impianto fotovoltaico domestico è dunque formato da una serie di pannelli solari detti moduli che catturano l’energia solare per poi essere trasformata in corrente alternata grazie a un inverter.
Gli impianti domestici standard sono composti da moduli le cui celle fotovoltaiche sono collegate alla rete elettrica, così da sopperire in caso di blackout o interruzione del servizio (impianti on grid). Volendo, puoi scegliere un impianto con sistema ad accumulo a batteria (i cosiddetti impianti off grid) che conservano l’energia prodotta per rilasciarla solo in caso di necessità.
Non tutte le case però hanno a disposizione un tetto spazioso o sfruttabile: pensiamo a chi vive in condominio o in villette bifamiliari, o in contesti dove è difficile intervenire sulla propria abitazione per via di regolamentazioni legate al decoro; in questo caso esistono alternative pensate appositamente per risolvere i problemi di spazio e permettere a chiunque di installare un impianto solare a casa.
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1.1 Impianti solari da balcone
Gli impianti solari da balcone sono la soluzione perfetta per chi non ha a disposizione la superficie del tetto; si tratta di un sistema pensato per l’installazione in aree ridotte come, appunto, il balcone e possono essere dotati di ruote o fissati a muri e ringhiere. Anche se il tuo balcone è piccolo o stretto non c’è problema: alcuni modelli di fotovoltaico da balcone si attaccano alla ringhiera come le fioriere o possono essere fissati al muro con modifiche minime. Stiamo parlando ovviamente di impianti di dimensioni ridotte che contribuiscono in minima parte al fabbisogno di una famiglia, supponiamo, di tre o massimo quattro persone; in ogni caso si rivelano un buon compromesso per chi è da solo o in coppia e vive in condominio nelle grandi città, dove l’ottimizzazione dello spazio diventa fondamentale.
Leggi anche: Fotovoltaico da balcone: per sfruttare l’energia solare anche in appartamento
1.2 Pannelli solari bifacciali
Ma torniamo per un attimo ai pannelli da tetto o da giardino; oltre ai classici pannelli solari in commercio si possono acquistare anche pannelli solari bifacciali, un tipo di cella fotovoltaica in grado di catturare la luce del sole sia attraverso la superficie anteriore che posteriore, sfruttando il fattore Albedo (che indica la capacità riflettente di un oggetto). Questo tipo di pannelli riescono a produrre oltre il 30% di energia in più rispetto ai pannelli normali e sono perfetti da montare su superfici alte come pensiline o tetti, purché ci sia dello spazio libero tra il terreno e il retro del pannello; ancora meglio se allestiti su superfici riflettenti come ghiaia o cemento chiaro. Il costo non supera di molto quello dei pannelli solari normali, quindi è una soluzione su cui puoi riflettere se punti a una quantità di energia maggiore e possiedi le condizioni di spazio ideali per alloggiare questo tipo di pannelli.
Leggi anche: Pannelli fotovoltaici bifacciali: come accumulare energia da entrambi i lati
1.3 Tegole solari
Poiché il tetto è a tutti gli effetti la posizione migliore per l’irraggiamento, le soluzioni alternative ai pannelli quando non è possibile usarli per ragioni estetiche o di altra natura sono le tegole solari, un sistema di copertura per il tetto spesso utilizzato per strutture di pregio o abitazioni che sorgono in contesti naturalistici – culturali, dove è obbligatorio preservare il decoro estetico o perlomeno assecondarlo. Se la tua abitazione rientra in queste casistiche, puoi optare per le tegole solari da montare in numero variabile a seconda delle esigenze, che puoi alternare alle tegole tradizionali o usarle per ricoprire una o più porzioni di tetto.
Esistono vari modelli di tegole tra cui scegliere, da quelle trasparenti a quelle termiche, da valutare a seconda della potenza che desideri ottenere e la destinazione dell’energia che producono. Come per i pannelli solari, anche l’installazione delle tegole fotovoltaiche prevede delle detrazioni soggette, come abbiamo detto poco sopra, anche all’ubicazione dell’edificio: nei borghi storici o nel caso di strutture di ricezione che sorgono in contesti naturalistici da preservare, le tegole solari diventano l’unico impianto fotovoltaico da poter tenere in considerazione.
Leggi anche: Tegole fotovoltaiche: caratteristiche, installazione e modalità di uso
2. Bonus
A questo punto è lecito chiedersi quale tipologia di impianto fotovoltaico scegliere per la propria abitazione e la risposta è: dipende. Il primo fattore da valutare è lo spazio a disposizione e il tipo di abitazione: un appartamento dotato solo di terrazzo o balcone vede la soluzione migliore negli impianti da esterno in balcone, un condominio può valutare pannelli solari in comune per tutti o si può, previa autorizzazione degli altri condomini, riservare una parte di tetto per l’installazione. Importante anche definire il quantitativo di energia necessario per il sostentamento totale o parziale dell’abitazione, a seconda di quante persone dovranno beneficiarne e in che misura.
Per accelerare la svolta green e venire incontro alla volontà dei privati cittadini di contribuire in modo attivo alla salvaguardia dell’ambiente – e affrontare i rincari delle bollette – lo Stato ha messo a disposizione degli incentivi che rispondono alla dicitura di bonus fotovoltaico, e comprende sia il bonus ristrutturazione (o bonus casa) e il superbonus 110%, entrambi pensati per sostenere o coprire la spesa necessaria per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici domestici, siano essi pannelli da tetto, da balcone o tegole.
3. Impianto eolico domestico
In tanti conoscono i vantaggi e l’utilizzo privato dei pannelli solari, ma sono ancora in pochi a sapere che anche l’energia eolicaÈ l'energia del vento, sfrutta le capacità cinetiche del vento per convertire questa fonte in energia meccanica e, a sua volta, in energia elettrica. Leggi è pronta da tempo a entrare nelle nostre case. Gli impianti eolici domestici si possono installare su tetti, terrazze e balconi di edifici di qualunque tipo, e servono a catturare il vento per trasformarlo in energia. Esattamente quello che succede nei grandi parchi eolici grazie a gigantesche pale, però in piccolo: l‘impianto eolico domestico viene anche definito mini eolico perché, appunto, è una riproduzione in scala ridotta di un impianto tradizionale.
I vantaggi e il funzionamento ricalcano quelli di un impianto eolico industriale, ma prima di pensare a un’eventuale installazione domestica è il caso di valutare l’effettiva resaIl Rendimento Energetico (in inglese Energy Efficiency) è la quantità di energia utile che un dispositivo o impianto riesce a convertire in output rispetto alla quantità di energia consumata per... Leggi di questa soluzione, tanto semplice quanto soggetta alla conformazione del territorio e l’oggettiva presenza più o meno costante del vento. Bisogna infatti considerare l’area in cui andrà allestita la turbina e la quantità di vento che sarà in grado di catturare; la zona predisposta dovrà essere sgombra da ostacoli ed esposta, in un punto dove il vento soffia più o meno regolarmente a una potenza minima necessaria per attivarne il funzionamento.
L’impianto minieolico è composto da una turbina eolica di dimensioni ridotte pensata per fornire elettricità a una singola abitazione; viene installata a una altezza massima di 10 metri per favorire la cattura del vento, che dovrà essere abbastanza forte per garantire una produzione di energia costante. La corrente prodotta è di tipo continuo, spetterà poi all’inverter trasformarla in corrente alternata; generalmente questo tipo di impianto vanta una potenza complessiva compresa tra 1 kW a 36 kW, sufficienti per la produzione di energia destinata a un nucleo famigliare dalle due alle quattro persone.
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3.1 Impianti mini eolici ad asse verticale e orizzontale
Prima di valutare l’installazione domestica, devi sapere che esistono due tipi di impianti minieolici: quelli ad asse verticale e quelli ad asse orizzontale. La scelta dell’uno o dell’altro dipende dalle esigenze a livello di produzione di energia e dallo spazio a disposizione per ospitarlo.
La turbina eolica domestica ad asse verticale è quella più comune in ambito domestico, per via della sua versatilità e del fatto che non necessita di orientamento perché funziona a prescindere dalla direzione in cui spira il vento. Tra i vantaggi di questo modello, il fatto che si rivela efficiente anche quando il vento soffia debole o a raffiche e occupa poco spazio, ragion per cui è la scelta giusta da considerare se vivi in aree urbane o nei condomini, anche perché non necessita di sostegni per aumentare l’altezza delle pale.
La turbina eolica domestica ad asse orizzontale è più ingombrante rispetto ad una turbina domestica verticale, e necessita di vento costante ma mai troppo intenso onde evitare che il sistema si blocchi per motivi di sicurezza. Riesce a produrre una quantità di energia maggiore rispetto al sistema verticale ma di contro è più ingombrante e costosa: se l’impianto verticale ha un prezzo di massimo € 9.000, un impianto orizzontale può arrivare a costare fino a € 12.000.
Una piccola turbina eolica per la produzione di energia domestica richiede dunque soltanto una zona ideale per l’installazione, che deve essere esposta a venti continui e non superare i 10 metri di altezza. Gli impianti minieolici sono una soluzione pratica e semplice da adottare, anche perché non occorre nessuna autorizzazione da parte del comune per l’installazione in proprietà privata (l’unico vero criterio da rispettare è l’altezza del supporto, che non potrà mai essere superiore ai 10 metri).
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4. Come risparmiare sulla bolletta
Le fonti di energia rinnovabileLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi domestiche possono implementare la produzione di energia per alleggerire le bollette o sostituire la rete elettrica ma, in attesa di installare un impianto, ci sono tante piccole accortezze che aiutano a risparmiare sulla bolletta della luce, primo tra tutti una corretta lettura delle bolletta stessa.
Per molti la bolletta della luce, così come la bolletta in generale, consiste in un cedolino da pagare e stop, il resto è più intraducibile della Stele di Rosetta; eppure basterebbe imparare a riconoscere le diciture fondamentali per capire cosa stiamo effettivamente pagando e perché. Sapere quanto consumiamo stando in casa – e perché, e in che modo- può aiutarci a modificare piccole abitudini quotidiane attraverso l’adozione di comportamenti corretti, finalizzati a un risparmio costante nel tempo.
Leggi anche: Come risparmiare sulla bolletta di luce e gas: consigli per evitare sprechi di energia
Alcuni accorgimenti che riguardano l’utilizzo degli elettrodomestici forse li conosci già, come far partire la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico; gran parte del risparmio energetico si può ottenere però adottando uno stile di vita più sostenibile a 360°, che parte dall’implementazione della rete elettrica domestica con impianti eolici o solari e continua con l’utilizzo coscienzioso dell’acqua, come per esempio quella di cottura della pasta; invece di buttarla via, tienila nella pentola e usala per lavare i piatti una volta finito di mangiare.
Nel corso degli anni, grazie alle numerose tecnologie e a una diffusione sempre più massiva della domotica, ci siamo abituati a vivere nel comfort delle nostre case, gradevoli e calde d’inverno, fresche d’estate grazie alla presenza di condizionatori; condizionatori responsabili dell’inquinamento nella nostre città tanto quanto lo smog, spesso usati più del necessario e settati su temperature al di sopra o al di sotto di quelle fissate o ragionevoli. Eppure basta davvero poco per imparare a ottimizzare i consumi, sia per gestire meglio le spese in bolletta che dare un aiuto al pianeta limitando il nostro impatto energetico nel quotidiano, per quanto possibile.
Leggi anche: Come si legge la bolletta della luce? Consigli per capire i tuoi consumi e risparmiare
4.1 Qualche consiglio utile per risparmiare
I rimedi antispreco da adottare in casa si basano su una corretta gestione della luce, del gas, dell’acqua, che diventa fattibile nel momento in cui si presta attenzione ai consumi e al modo in cui li utilizziamo ogni giorno. Un esempio lampante – concedici il gioco di parole – sono le lampadine: hai controllato di che tipo sono le lampadine presenti nella tua abitazione? Quelle tradizionali producono meno energia rispetto a quelle di nuova generazione o a LEDO diodo a emissione di luce, è un componente elettronico formato da due filamenti che consentono il passaggio di corrente elettrica. Quando i due terminali vengono attraversati dalla corrente elettrica,... Leggi, che sono ad alta efficienza energeticaÈ il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, merci, servizi o energia e l'immissione di energia. Leggi, quindi è consigliabile sostituire quelle vecchie a favore di modelli più performanti ma con consumi minori.
E quante volte lasci i dispositivi elettronici in standby? Anche essi consumano energia, così come gli elettrodomestici quando non impostiamo le temperature corrette di frigo e lavatrice, o non usiamo i programmi eco durante i cicli di lavaggio. Con questo non vogliamo dire che la soluzione sia trasformare la questione del risparmio energetico in una ossessione, ma imparare a conoscere e correggere abitudini scorrette è utile a ottimizzare consumi e spese, e la differenza inizierà a essere tangibile già dopo un paio di bollette.