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La crisi dell’approvvigionamento energetico oggi – specie alla luce dei recenti sviluppi mondiali – è più sentita che mai. La stiamo sperimentando in prima persona col caro bollette e il problema è destinato a diventare sempre più ingombrante con il passare del tempo; dunque, urge trovare una soluzione.
Sebbene non sia possibile allo stato attuale delle cose pensare di abbandonare del tutto le fonti non rinnovabili, è necessario ora più di prima continuare ad affiancarle a fonti di energia pulite e rinnovabili, con l’intenzione di riuscire a provvedere a un futuro diverso, sfruttando lo stretto margine di tempo che abbiamo ancora a disposizione per provare a cambiare qualcosa.
Una delle fonti di energia rinnovabileLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi su cui c’è tanto da dire e sulla quale si continua a investire è l’eolico; proprio sull’energia eolicaÈ l'energia del vento, sfrutta le capacità cinetiche del vento per convertire questa fonte in energia meccanica e, a sua volta, in energia elettrica. Leggi si fonda il progetto di Dogger Bank, il più grande parco eolico offshoreL'eolico offshore è una soluzione sempre più diffusa per produrre energia elettrica in modo pulito. Si tratta di impianti eolici situati in mare aperto, lontano dalle coste, che utilizzano l'energia... Leggi nel mondo che vedrà luce nei prossimi anni, dopo aver fissato il 2024 come termine delle prime due fasi del progetto attualmente in fase di lavorazione.
Ma cos’è Dogger Bank e dove si vuole arrivare costruendo questa enorme windmill farm nel bel mezzo del mare del Nord? Te lo raccontiamo.
Cos’è il progetto Dogger Bank
L’annuncio della costruzione di questo enorme parco eolico offshore è stato dato dai due partner costruttori, l’inglese SSE e la norvegese Equinor; a loro si affianca la nostrana ENI che ha rilevato il 20% del progetto dai due operatori.
La sfida è quella di costruire una windmill farm in grado di soddisfare il 5% della domanda elettrica inglese, sfruttando la tecnologia di turbine all’avanguardia e la posizione strategica del banco sabbioso su cui sorgerà.
Questo banco sabbioso si trova a un centinaio di chilometri dalla costa inglese e fa parte del territorio dello Yorkshire; si tratta di una morena formatasi nel pleistocene e inabissata non completamente, in seguito a un forte terremoto, nelle acque del mare del Nord. In alcuni punti la terraferma si trova sotto il livello dell’acqua per un massimo di 30 metri e in queste zone dove l’acqua è bassa è stato possibile creare una distesa di terraferma, che ospiterà una serie di turbine destinate alla produzione continua di energia eolica.
Il Regno Unito ha stanziato ben 6 miliardi di sterline per questo progetto, per creare nuovi posti di lavoro ma soprattutto per affermare la sua posizione come leader mondiale dell’energia verde: le prime due fasi di DoggerBank sono partite già in parallelo e si concluderanno nel 2023, con la produzione dei primi kilowattoraIl kWh è una misura di energia elettrica. Questa unità di misura è utilizzata per quantificare la quantità di energia consumata da un apparecchio elettrico in un determinato periodo di... Leggi.
Come funziona Dogger Bank
Il parco eolico più grande del mondo al momento è Hornsea 2, che ha iniziato a produrre i primi kWh proprio qualche mese fa, anche se Dogger Bank si candida per rubargli il primato.
Il processo per creare un parco eolico offshore è lungo e impegnativo, va dalla creazione del sito all’acquisto di turbine; finora a Dogger Bank sono stati installati un terzo dei cavi dell’alta tensione a terra e tre quarti dei condotti che rientrano tra gli interventi delle prime due fasi.
Si prevede l’installazione di turbine da 6-7 megawattIl megawatt (MW) è una unità di misura della potenza, ovvero della quantità di energia prodotta o consumata in un certo intervallo di tempo. Si calcola dividendo il numero di... Leggi alte circa 180 metri con apertura alare di 150; il risultato che vedremo alla fine sarà un vero e proprio mare di pale, su un’isola circondata da acque gelide, per una capacità totale di 9 gigawattIl gigawatt (GW) è una unità di misura della potenza che viene utilizzata per quantificare la potenza prodotta o consumata da un sistema elettrico. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE • Cos'è e... Leggi. Non a caso si è scelta la formula dell’offshore spingendosi in mare aperto: in queste condizioni le pale catturano il vento in modo ottimale grazie a un’esposizione strategica, dando vita a una potenza eolica pari a quella sostenuta da tutte le regioni italiane messe insieme.
L’offshore (ovvero ciò che si fa sul / sotto il livello del mare e non sulla costa) è un settore in forte espansione nel mercato dell’energia eolica: basti pensare che si è partiti nel 2019 con un mercato eolico di 2 gigawatt, ora siamo a 5 ma si arriverà a 40 entro il 2030.
L’evoluzione dell’energia legata al vento è avvenuta grazie alla tecnologia, con la costruzione di turbine sempre più grandi e performanti, oltre ai sistemi di telegestione che permettono di lavorare lontano dalle coste in maniera più che ottimale.
Anche i costi con l’offshore si decomprimono, poiché la lontananza dalla costa e la posizione giusta permettono alle turbine di catturare venti più forti, che tirano in maniera costante.