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Stiamo attraversando una fase storica dove la crisi energetica costringe aziende, produttori e scienziati a vagliare nuove soluzioni a breve termine, magari esplorando proposte teorizzate ma non sperimentate, come ad esempio l’energia wirelessIl termine wireless indica la capacità di un dispositivo di comunicare senza fili. In pratica, questo significa che non c'è bisogno di utilizzare cavi per collegare il dispositivo alla rete.... Leggi.
La startup neozelandese Emrod ha già un prototipo e le idee molto chiare su come usarla, dove e soprattutto in che modo l’energia senza fili a lunga distanza potrebbe essere una delle plausibili risposte alle problematiche attuali: vediamo come funziona e in quale contesti può essere applicata.
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Come funziona l’energia wireless?
Il principio dell’energia a distanza senza fili è stato teorizzato da Tesla nell’800, all’interno di un progetto nel quale investì tutte le sue risorse. Il primo esperimento avvenne nel 1899 a Colorado Springs, dove Tesla costruì un oscillatore su una torre di legno che finì col produrre tuoni fino a 20 km di distanza, mandando in fiamme la dinamo della compagnia elettrica Colorado Spring e lasciando al buio l’intera comunità.
La startup neozelandese Emrod ha trovato una soluzione fortunatamente molto meno pericolosa, grazie a un prototipo che usa una tecnologia in grado di spostare grandi quantità di energia elettrica tra due punti qualsiasi, da unire con dei ripetitori di linea.
Il sistema è composto da quattro pezzi:
• un alimentatoreConverte la corrente alternata in corrente continua, quindi serve a raddrizzare in uscita la tensione elettrica in ingresso. In questo modo viene resa utilizzabile l'energia da tutte quelle apparecchiature come... Leggi;
• due antenne (una abilitata alla trasmissione, l’altra al ricevimento);
• moltissimi relèInterruttore per la chiusura o l'apertura semiautomatica di un circuito Leggi, ossia lenti speciali che lungo il viaggio potenziano il flusso.
Nelle antenne riceventi sono installati quelli che gli ingegneri definiscono metamateriali, ovvero un amalgama di metalli conduttori e plastiche isolanti che trasformano in energia le microonde.
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Emrod garantisce che il sistema funziona in qualsiasi condizione atmosferica comprese pioggia, nebbia e polvere, e la distanza di trasmissione è limitata solo dalla linea di vista tra ogni ripetitore. In questo modo, possono trasmettere la loro potenza per migliaia di chilometri a una frazione dei costi di infrastruttura, dei costi di manutenzione e dell’impatto ambientale di una soluzione cablata.
Sulla carta suona tutto fattibile, ma sul versante sicurezza come siamo messi?
Le microonde, del resto, riscaldano le cose, infatti le usiamo per cucinare e riscaldare il cibo nei forni. Cosa succederebbe allora se un uccello o un velivolo che vola a bassa quota attraversasse il flusso caldo e invisibile generato tra le antenne?
Per ovviare a qualunque tipo di sciagura più o meno grave, Emrod ha pensato di circondare il getto di microonde con una cortina di raggi laser a intensità ridotta, quindi innocui: se qualcosa o qualcuno li urta, la trasmissione si ferma all’istante e una batteria all’estremità ricevente si adopera per coprire il blackout.
Energia senza fili per abbattere i costi
Emrod vede l’elettricità senza fili come una tecnologia chiave per l’energia rinnovabileLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi, grazie a molteplici vantaggi tra cui la possibilità di generarla a distanza e usare canalizzazioni o grandi batterie di stoccaggio per sfruttarla al massimo delle possibilità. Inoltre, è la risposta più veloce ed efficiente in caso di situazioni di emergenza, come ad esempio le interruzioni inaspettate di energia.
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Ray Simpkin, capo dello sviluppo tecnologico di Emrod, dice che la società sta pensando di portare energia su un’isola a trenta chilometri dalla terraferma, dove il flusso di microonde costerebbe poco più della metà di un allaccio sottomarino con cavi di rame.
Il modello di Emrod si potrebbe usare al posto di infrastrutture troppo costose, per non rovinare il paesaggio e per collegare parchi eolici off-shore, riserve naturali protette, zone rurali e montuose. Anche perché, nel caso di disastri naturali come alluvioni o terremoti, le strutture danneggiate si rimpiazzerebbero in fretta limitando notevolmente i disagi.
Oltre alla fattibilità relativa alla creazione degli impianti e l’utilizzo della corrente senza fili, bisogna considerare anche l’aspetto economico: questa tecnologia è sostenibile solo in alcune circostanze, dato che l’efficienzaÈ il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, merci, servizi o energia e l'immissione di energia. Leggi sarebbe al 70% e servirebbe a completare (non a sostituire) strutture già esistenti.
Emrod non è l’unica azienda che riflette sull’elettricità senza fili: anche il colosso Mitsubishi sta lavorando su progetti simili per applicazioni in ambito industriale, altri addirittura si interrogano sulla possibilità di spedire energia sulla Terra usando pannelli solari dallo spazio, in quanto lì la raccolta di energia sarebbe potenziata dalla mancanza di atmosfera.
Ma forse si sta puntando troppo in alto, almeno per il discorso che al momento vogliamo affrontare sulla Terra: Emrod, come tante altre aziende e startup, si allinea ai piani aggressivi di Europa e Stati Uniti per potenziare l’economia verde.
Già nel 2025, secondo previsioni attendibili, un terzo dell’energia elettrica mondiale verrà da fonti rinnovabili, ponendo fine quindi a cinquant’anni di supremazia del carbone. Fotovoltaico, eolicoÈ l'energia del vento, sfrutta le capacità cinetiche del vento per convertire questa fonte in energia meccanica e, a sua volta, in energia elettrica. Leggi, idroelettricoÈ una fonte di energia alternativa e rinnovabile che trasforma in energia elettrica l'energia potenziale gravitazionale (l'energia relativa alla forza di attrazione gravitazione fra masse) posseduta da una certa massa... Leggi hanno aggiunto solo l’anno scorso, nonostante la pandemia, 200 gigawattIl gigawatt (GW) è una unità di misura della potenza che viene utilizzata per quantificare la potenza prodotta o consumata da un sistema elettrico. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE • Cos'è e... Leggi di potenza: per intenderci, si tratta del 90% della crescita di capacità energetica avvenuta nel 2020 in tutto il pianeta.