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In Europa la questione della transizione energeticaPer approfondire leggi "Che cos’è la transizione energetica? Obiettivi e vantaggi". Leggi verso la totale mobilità elettrica è sempre più urgente; per questo è stata segnata al 2035 la data entro cui verranno escluse dai mercati le auto a emissione di Co2, e la produzione si occuperà solo di veicoli elettrici o a idrogeno.
Una presa di posizione importante, un cambiamento destinato a segnare un’epoca e a modificare per sempre la mobilità, ma anche l’assetto dell’industria automobilistica in Europa.
In Italia il passaggio spaventa, si ipotizza una perdita di 70mila posti di lavoro ma in realtà la conversione porterà all’apertura di nuove fabbriche e strutture, con conseguente creazione di varie possibilità per chi lavora in questo ambito. E se in Europa l’aria del cambiamento rasserena l’economia, in Italia ci sono ancora questioni irrisolte, dubbi e incertezze, sommate a un momento di stasi in cui si chiede a gran voce un’accelerazione che stenta ad arrivare.
La situazione della mobilità elettrica in Italia
Ad oggi i veicoli elettrici in Italia sono 236mila, destinati a diventare 19 milioni nel 2050. Al momento l’ostacolo più grande è rappresentato dall’energia che li alimenta e dalla rete di approvvigionamento, che dovrà essere potenziata per evitare il sovraccarico dell’intero sistema, un po’ come accade in casa quando teniamo in funzione più elettrodomestici contemporaneamente.
La soluzione è lo stoccaggio dell’energia, che dovrà essere immagazzinata e sfruttata all’occorrenza; la tecnologia che lo permette si avvarrà di ricariche intelligenti destinate ad automobili altrettanto smart, in grado di gestire correttamente l’assorbimento. Si tratta comunque di una tecnologia che è ancora agli albori del suo sviluppo, e dovremo quindi aspettare ancora un po’ prima che venga perfezionata e messa in pratica.
Per quanto riguarda invece il rifornimento elettrico basato sulle colonnine, nel 2030 si prevede di arrivare a oltre 3 milioni di stazioni di ricarica, di cui circa 32mila a ricarica veloce e sparse su tutto il territorio nazionale. Saranno finanziate con 740 milioni del PNR, da spendere entro il 31 dicembre del 2025.
La problematica principale, ad oggi, rimane la mancanza di una mappa completa che segnala i punti di ricarica pubblici, così come la presenza di diversi gestori che dovranno trovare un accordo affinché tutte le stazioni siano accessibili a prescindere dal fornitore. Bisognerà considerare poi i tempi tecnici per l’installazione delle colonnine anche sulle autostrade, soggette a bandi e gare.
Italvolt, gigafactory Made in Italy
Il maggior produttore di batterie al mondo è attualmente l’Asia, che ha in mano il 70% del mercato legato alla batteria auto elettrica. Per questo diventa ancora più necessario investire sulla produzione di quest’ultima, che è l’anima dei veicoli elettrici e occupa una fetta enorme di mercato a livello mondiale.
Secondo alcune stime, quello europeo potrebbe arrivare a un valore di 250 miliardi di euro dal 2025 in poi, con la creazione di 60mila posti di lavoro in più: proprio in vista di questa data in cui la produzione elettrica spiccherà il volo, paesi come Germania, Polonia e Ungheria si stanno già dando da fare.
L’Italia entra nel contesto con un progetto ambizioso della Italvolt, gigafactoryUna Gigafactory è una fabbrica che produce energia elettrica per almeno mille megawatt. La prima Gigafactory fu costruita nel 2014 in Cina. Le Gigafactory sono impianti produttivi di energia elettrica... Leggi piemontese che nasce a Scamagno, proprio il luogo dove Alessandro Volta inventò la batteria.
Si tratta di una grande azienda che entro il 2024 aprirà uno stabilimento di 300mila metri quadrati per soddisfare la domanda di celle agli ioni di litioLe celle agli ioni di litio sono l'evoluzione delle normali batterie ricaricabili. Sono più piccole, più leggere e hanno una maggiore autonomia. Funzionano grazie a degli ioni di litio che... Leggi per l’alimentazione di veicoli elettrici e non solo. Oltre a dare lavoro a circa tremila persone, lo stabilimento avrà una capacità produttiva di 45 GWIl gigawatt (GW) è una unità di misura della potenza che viene utilizzata per quantificare la potenza prodotta o consumata da un sistema elettrico. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE • Cos'è e... Leggi l’anno, e con queste premesse diventerà una delle fabbriche più grandi nel suo genere al mondo.
Grande importanza verrà data non solo alla produzione di energia ma anche allo stoccaggio, approfittando del mercato in crescita in questo settore che va tenuto d’occhio e al contempo aggredito.
In attesa della fatidica data del 2025, intanto, l’Italia chiede a gran voce di accelerare i tempi della riconversione attraverso gli investimenti; in Francia e in Germania la transizione è già iniziata nel 2019 mentre da noi, oltre all’annuncio di 1 miliardo di euro per la rottamazione delle vecchie auto, ancora manca di una visione nitida e ben delineata sul futuro delle automotive.
Vedremo come andrà il debutto della gigafactory di Italvolt e nel frattempo continuiamo a osservare una transizione lenta ma progressiva nelle nostre città, dove la mobilità elettrica non è più solo un’alternativa ma una tendenza destinata a diventare l’unica strada percorribile, verso un futuro diverso, più sostenibile e all’insegna dell’efficienzaÈ il rapporto tra un risultato in termini di rendimento, merci, servizi o energia e l'immissione di energia. Leggi.