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Il comparto dell‘energia solare, anche in virtù della relativa anzianità di sviluppo e utilizzo rispetto ad altre fonti rinnovabiliLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi, sta conoscendo negli ultimi anni un enorme mole di studi e ricerche, che puntano ad ottimizzare e migliorare non solo i sistemi di cattura dei raggi solari per generare energia elettrica, ma anche la produzione e l’utilizzo di nuovi materiali.
Molti ricercatori, però si sono concentrati anche sui metodi di misurazione e rilevazione dell’energia solarePer approfondire leggi "Energia solare: come viene raccolta e vantaggi nell’utilizzo". Leggi assorbita dai pannelli, al fine non solo di avere dati più precisi sulle rese ma anche per fare previsioni e calcoli accurati quando si realizzano impianti particolarmente estesi e complessi.
A tal proposito, il team SUNLAB delle Facoltà di Ingegneria e Scienze ha messo a punto un nuovo sistema per rilevare e leggere l’energia solare nei pannelli bifacciali che rappresentano il futuro del fotovoltaico.
I pannelli bifacciali: cosa sono e come funzionano
I pannelli solari bifacciali si differenziano rispetto a quelli tradizionali monofacciali per la tecnologia di costruzione: il semiconduttore, infatti, è incuneato tra due lastre di vetro per consentire la raccolta della luce solare su entrambi i lati, con un lato tipicamente inclinato verso il sole e l’altro verso il suolo.
L’energia solare derivante dai raggi è quindi è sensibilmente superiore rispetto ai pannelli tradizionali, con una resaIl Rendimento Energetico (in inglese Energy Efficiency) è la quantità di energia utile che un dispositivo o impianto riesce a convertire in output rispetto alla quantità di energia consumata per... Leggi che può arrivare fino al 30% in più. Dati sicuramente interessanti e importanti che si uniscono anche ad una maggiore durata: i modelli più evoluti possono arrivare addirittura fino a 30 anni. Basti pensare che le stime dei produttori dicono che entro il 2050 il 16% della domanda globale di energia potrà essere ottenuta proprio grazie ai pannelli solari bifacciali.
Erin Tonita, autrice principale e studentessa di dottorato in fisica che studia con la professoressa Karin Hinzer i sistemi ad energia solare nella Sunlab ha dichiarato:
“Il nostro metodo di caratterizzazione proposto, il metodo dell’irradianza posteriore in scala, è un metodo migliorato per la misurazione e la modellazione in interni di dispositivi bifacciali rappresentativi delle condizioni ambientali esterne. Incorporare questo nuovo metodo nei futuri pannelli bifacciali fornirebbe una metodologia coerente per testare le prestazioni del pannello in condizioni del terreno tra cui neve, erba e suolo, corrispondenti a condizioni di illuminazione variabili a livello globale”.
In questo modo, quindi le percentuali di errore si abbasserebbero a meno del 2%, migliorando quindi tutti i calcoli di resa degli impianti, soprattutto quelli importanti che prevedono centinaia o migliaia di pannelli collegati.