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Stiamo parlando tanto di energia solarePer approfondire leggi "Energia solare: come viene raccolta e vantaggi nell’utilizzo". Leggi negli ultimi articoli, perché in effetti c’è davvero molto da dire in merito a questa fonte di energia rinnovabileLe fonti di energia rinnovabile sono tutti quei tipi di energia che si ricavano da risorse naturali che si rigenerano nel tempo. Ciò significa che queste fonti non inquinano l'ambiente... Leggi. Il mondo dell’energia solare è talmente esteso che le sue applicazioni sono tantissime, così come le modalità con cui si può sfruttare: abbiamo visto come fare in ambito domestico con i pannelli solari da balcone, abbiamo imparato che è possibile usarla persino di notte con i pannelli solari notturni, oggi parliamo dei pannelli solari bifacciali.
Forse, entrando nello specifico parlando di dispositivi, sono in pochi a sapere cosa sono i pannelli bifacciali e in cosa differiscono dai monofacciali, ovvero le celle classiche; i pannelli bifacciali possono catturare l’energia del sole sia sul lato davanti che su quello posteriore, per questo sono considerati una tecnologia conveniente e interessante sotto diversi punti di vista.
I pannelli bifacciali stanno acquistando terreno sul mercato del fotovoltaico, e se fino a qualche anno fa avevano un costo più elevato e un campo di applicazione limitato, oggi sono in linea con i prezzi dei pannelli classici e si sono diffusi più su larga scala, grazie anche a un investimento maggiore da parte delle aziende produttrici.
Cosa sono i pannelli solari bifacciali
I pannelli solari bifacciali sono pannelli creati per catturare l’energia solare da entrambe le parti; quindi, a differenza dei classici pannelli che hanno una sola facciata, i bifacciali ospitano una cella anche sul retro e questo permette di raddoppiare l’energia che riescono a intercettare.
La bifaccialità e le sue applicazioni nell’ambito dell’energia solare risalgono al 1966, quando si è creato un primo prototipo che poi è stato abbandonato per tornare solo di recente, in un contesto in cui il discorso delle rinnovabili ha ripreso finalmente piede e si è alla continua ricerca di soluzioni efficaci, sia in ambito pubblico che privato.
La bifaccialità potrebbe sembrare una trovata ultratecnologica ma si tratta in realtà di un fenomeno fisico, reso possibile grazie al cosiddetto fattore Albedo che indica la capacità riflettente di un oggetto. Ti sarà capitato di notare come la luce si riflette maggiormente sulle superfici chiare o su ghiaccio e neve, motivo per cui quando andiamo a sciare mettiamo gli occhiali e spesso ci scottiamo la faccia; anche gli edifici possono essere più o meno riflettenti a seconda del colore usato per dipingere le facciate. Il fattore Albedo va da 0 a 1 e la sua percentuale determina la capacità riflettente di una superficie, come nel caso dei pannelli solari bifacciali.
I pannelli classici, essendo inclinati, perdono una parte di energia che si disperde nella parte posteriore, mentre con i pannelli bifacciali questa cosa non avviene perché l’energia viene trattenuta dalla cella sul retro, incrementando la produzione totale fino al 30% rispetto ai pannelli standard. Importante ai fini della resa energetica anche l’installazione dei pannelli bifacciali, poiché vanno rispettate alcune condizioni affinché la produzione del retro della cella sia ottimale:
• meglio installare la cella su una superficie anch’essa riflettente, per una resa potenziata;
• attenzione alle ombre sulla parte posteriore del pannello, spesso dovute a componenti strutturali della cella stessa;
• più la superficie è alta, meglio è; preferibile installare i pannelli su zone di cemento chiare o coperte di ghiaia, in grado di riflettere la luce fino all’80%.
I pannelli performano bene anche su erba o lamiera, purché non siano montati a filo sulla superficie del terreno o dei tetti. Piuttosto, meglio allestire il complesso di pannelli bifacciali su tetti piani, a terra o sfruttando le pensiline. La distanza dal suolo, infatti, influisce sul rendimento energeticoIl Rendimento Energetico (in inglese Energy Efficiency) è la quantità di energia utile che un dispositivo o impianto riesce a convertire in output rispetto alla quantità di energia consumata per... Leggi perché per captare meglio la luce riflessa ci deve essere spazio libero tra suolo e retro dei pannelli, motivo per cui non avrebbe granché senso sistemarli sul tetto.
Vantaggi e prezzi dei pannelli bifacciali
Rispetto ai pannelli standard producono più energia sfruttando quasi completamente l’area dove è montata la cella. Sono anche più durevoli e resistenti agli agenti esterni come pioggia, neve, vento ecc, questo perché nella parte posteriore del pannello è presente un vetro che rende il dispositivo più forte.
Un bel vantaggio è anche nei costi di montaggio della struttura, poiché servono meno pannelli rispetto a un’installazione classica, e ciò comporta anche un risparmio in termini di spazio, specie se non avete superfici troppo grandi a disposizione.
Il prezzo dei pannelli bifacciali non è poi così alto rispetto ai pannelli normali, anzi, siamo più o meno su cifre simili; anche se le cifre variano a seconda del rivenditore e della tecnologia, possiamo dire che si parla di una forbice tra i 70 e i 250 euro a pannello.