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La mobilità elettrica in costante crescita è un’ottima carta da giocare per chi produce veicoli, non solo quelli pensati per la città come auto, scooter o bici ma anche mezzi di trasporto su acqua tra cui gli aliscafi. Usati per turismo e spostamenti di vario genere, gli aliscafi sono veloci ma rumorosi e inquinanti; P8 Voyager di Candela è una versione elettrica pensata proprio per limitare le emissioni dannose per l’ambiente e rispettare gli ecosistemi delicati.
P8 Voyager è stato già definito il taxi “volante” del futuro: presentato solo qualche giorno fa al Salone Nautico di Venezia, questo aliscafo elettrico prodotto dall’azienda di Stoccolma Candela Boats si candida come il mezzo di trasporto ideale per favorire il turismo a Venezia e non solo. Progettato sulla base del suo predecessore C8, il P8 Voyager è l’aliscafo elettrico che fungerà da mezzo di trasporto per passeggeri nella laguna e ovunque ci siano acque “fragili”, dove piante e animali vanno protetti dal turismo massivo.
Caratteristiche dell’aliscafo elettrico P8 Voyager
P8 Voyager è stato progettato e costruito per soddisfare tre principali requisiti:
• zero emissioni;
• zero rumore;
• zero scie.
Le emissioni nocive sono il primo problema da risolvere quando si parla di mezzi di trasporto e, come afferma il responsabile della comunicazione di Candela Mikael Mahlber, la necessità alla base del progetto era quella di risolvere un paradosso: il turismo che promuove l’ambiente e vuole tutelarlo non si rende conto che l’uso massivo di imbarcazioni su determinate acque porta all’ambiente un grave danno da stress, rischiando di compromettere flora e fauna.
Alcune acque particolari, per esempio gli arcipelaghi, le lagune come quella di Venezia o le coste che ospitano le barriere coralline soffrono l’invasione da parte dell’uomo, ancor più se l’ecosistema viene approcciato in modo sbagliato o aggressivo.
Forse è azzardato dire che P8 risolverà il problema alla radice, ma di certo Candela offre una soluzione che si impegna ad assecondare l’ambiente e a proteggerlo, senza rinunciare al turismo che è motore trainante dell’economia di molti paesi, tra cui la nostra cara Italia che ogni anno vede arrivare nella Laguna di Venezia un numero enorme di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre all’attenzione per l’ambiente, P8 Voyager si presenta come un mezzo affidabile, sicuro e dalla bassa rumorosità. Uno dei suoi principali vanti è la velocità, grazie a un motore ultra compatto frutto di studi approfonditi da parte dell’azienda svedese: progettato da una squadra di oltre 50 ingegneri aerospaziali. Il motore C-pod garantisce un livello davvero alto in termini di prestazioni, è in grado di fornire 50 kW di potenza all’aliscafo sfruttando una coppia di unità sommerse, che azionano le eliche senza trasmissione di energia intermedia; in parole povere, significa niente olio di raffreddamento e zero rumore quando il motore è in funzione. P8 Voyager può navigare per oltre 2 ore raggiungendo i 30 nodi, con un’autonomiaL'autonomia di una batteria elettrica è la quantità di energia che essa può erogare in un determinato periodo di tempo. Si calcola dividendo la potenza massima della batteria (in watt)... Leggi totale di 50 miglia nautiche a 20 nodi.
Come è stato per il modello precedente (C8), P8 Voyager sfrutta il sistema Hydrofoil: l’uso dei foil (cioè gli alettoni) sotto la chiglia permette allo scafo di sollevarsi, quasi di “volare” sulla superficie, riducendo fino all’80% l’attrito con l’acqua. I foil sono sommersi, potremmo definirli come delle ali sottomarine il cui scopo è favorire la navigazione su lunghe distanze sfruttando al massimo l’energia della batteria. Inoltre, un sistema di controller in grado di riconoscere l’altezza delle onde garantisce una guida fluida e sicura anche in condizioni avverse.
Nonostante la velocità e il motore potente, P8 Voyager lascia una scia paragonabile a quella delle gondole e non produce rumore, quindi è perfetto per navigare le acque di Venezia, offrendo un servizio turistico attento e più responsabile rispetto alle barche a propulsione fossile.
Poiché si tratta di una imbarcazione di lusso destinata al trasporto delle persone, lo spazio a bordo è pensato per regalare ai passeggeri un’esperienza comoda, grazie alla quasi totale eliminazione del moto ondoso, e all’insegna del rispetto ambientale.
Le barche che “salveranno Venezia” dovranno essere tutte così nell’immediato futuro, se non si vuole rischiare di distruggere la nostra meravigliosa ma fragile laguna; esplorare senza lasciare traccia è la soluzione, proprio come recita la presentazione di P8 sul sito di Candela Boats.